Il bilancio economico
dell’Agricoltura di Precisione

Prima parte


Angelo Frascarelli


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Durata dell'unità didattica: 00:30:16

Sommario

In questa Unità Didattica:

  • le strategie dell’imprenditore

  • gli effetti sulla gestione aziendale

    • capitale fisso

    • capitale circolante

    • lavoro

    • ricavi

 

Obiettivo formativo:

  • fonire le competenze per la valutazione dell'impatto dell'AdP sulla gestione economico-finanziaria dell'azienda agricola

Strategie aziendali: analisi economica

  • la redditività è fattore determinante per motivare l’adozione di strumenti per l’agricoltura di precisione come di qualsiasi innovazione
  • la stima dei benefici economici è rilevante per la divulgazione di questa tecnologia che stenta a diffondersi  per la difficoltà a comprenderne i vantaggi economici, e per la resistenza a sostituire le tecniche agricole consolidate
  • la ricerca del reddito deve essere la stella polare verso la quale indirizzare la decisione di impresa

 

 Reddito = Ricavi – Costi 

 Ricavi = (rese x prezzi + PAC) 

 Costi = costi variabili + costi fissi  

Elementi del Reddito

Vantaggi economici: esempio

Effetto economico derivante dell’introduzione di un sistema per l’agricoltura di precisione su un ettaro di mais (Frascarelli, 2016)

Gli effetti sul Capitale fisso

  • L'adozione dell'AdP richiede investimenti in particolare nelle macchine agricole specifiche e/o in componenti di esse e relativi software.
  • Gli investimenti generano costi fissi che dovranno essere opportunamente valutati nell’analisi economica;
  • L’adozione dell’AP riduce il costo d’uso delle macchine per: 
    • la maggiore rapidità di esecuzione delle operazioni
    • l'aumento di efficienza nell’uso delle macchine.

 

Effetti:

costi fissi é

costo d’uso delle macchine ê 

Il capitale fisso comprende i beni di investimento che erogano i loro servizi lungo un arco di tempo che si estende più cicli produttivi. Questi beni possono anche essere definiti "a fecondità ripetuta" poiché il loro utilizzo concorre alla formazione del prodotto solo per una quota parte del loro costo (ammortamento).

Capitale macchine

  • Le nuove macchine agricole sono predisposte per l’installazione di sistemi per l’AdP
  • Le vecchie macchine possono essere ammodernate con componenti aggiuntive per dotarle delle tecnologie dell’AdP
  • L’entità degli investimenti varia in funzione delle tecnologie adottate
  • Le dotazioni per una media azienda agricola italiana, che introduce l’AP, variano da 2.000 a 50.000 euro

Investimenti fissi

Gli investimenti fissi (materiali e/o immateriali) sono fattori della produzione che subiscono un deprezzamento

 

Con il passare dei cicli di utilizzazione, diminuisce:

  • la loro produttività tecnica potenziale;
  • l'efficienza relativa per effetto della comparsa di “nuovi” fattori produttivi in grado di fornire gli stessi servizi (oppure servizi qualitativamente migliori) a costi relativamente più bassi (obsolescenza o invecchiamento economico).

L’obsolescenza

=

superamento tecnologico del bene strumentale

ê

invecchiamento economico

ê

deprezzamento degli investimenti

 

Gli strumenti dell’AP sono beni strumentali ad alta obsolescenza, di conseguenza la durata economica di tali investimenti è necessariamente molto limitata

Ammortamento

  • Il deprezzamento dei fattori va imputato ai singoli cicli produttivi, in base alla durata tecnico-economica.
  • La ripartizione del costo iniziale del fattore tra i diversi cicli nei quali esso viene utilizzato viene chiamata “ammortamento”.
  • Il criterio di calcolo per l’ammortamento è quello che consente di disporre alla fine del ciclo di utilizzazione di un valore pari al costo iniziale.
  • Metodologie di distribuzione del deprezzamento:
    • ripartizione lineare
    • ripartizione proporzionale all’utilizzazione annua

La quota di ammortamento lineare è calcolata come:

 

`q= (V_0-V_n)/n`

 

Dove:

V0 = costo iniziale del fattore;

Vn = valore residuo alla fine dell’anno n;

n = durata prevista in anni.

Ammortamenti nell'AdP

Incidenza degli ammortamenti nell'AdP relativamente limitata rispetto agli investimenti ordinari per cui la resistenza da parte degli agricoltori deriva dalla difficoltà ad apprendere l’uso della tecnologia elettronica ed informatica, nonché a comprenderne i vantaggi tecnico-economici.

Il costo d’uso delle macchine

L’uso delle machine agricole genera una serie di costi variabili, proporzionali all’uso delle stesse:

  • costi di manutenzione,
  • assicurazione,
  • carburanti,
  • lubrificanti.

Le tecnologie dell’AP generano un aumento del costo d’uso delle macchine per alcune voci, mentre per altre si verifica una diminuzione degli stessi:

  • aumentano i costi variabili legati al maggiore valore di investimento (manutenzione e assicurazione)
  • diminuiscono i costi legati alla maggiore rapidità di esecuzione e all’efficienza delle operazioni meccaniche.

Il costo di riparazione

  • Il costo di riparazione orario, o manutenzione straordinaria, va rapportato al numero di ore di utilizzo della singola fase esaminata.
  • Il costo di riparazione incide maggiormente nelle aziende che adottano l’agricoltura di precisione, ma la sua incidenza è comunque molto limitata.
  • Le tecnologie dell’AP sono meno soggette all’usura ma richiedono ugualmente interventi di manutenzione straordinaria.

Il costo di riparazione orario viene calcolato come:

 

`R=(Vi*Cr)/(N*H)`

 

Dove:

Vi  = valore iniziale della macchina

Cr = coefficiente di riparazione della macchina (%)

N = numero di ripetizioni della fase produttiva

H = ore di impiego per lo svolgimento della fase

Il costo di manutenzione ordinaria

  • Il costo di manutenzione ordinaria è individuata come una frazione di tempo della manodopera dedicata alla manutenzione (coefficienti da tabelle).

  • Per determinare il costo di manutenzione si moltiplica il tempo dedicato alla manutenzione della macchina/attrezzo per il costo orario della manodopera.

  • L’AdP aumenta le componenti delle macchine e richiede un maggiore costo di manutenzione ordinaria.

Il costo di assicurazione

  • Il costo di assicurazione (premio assicurativo) è direttamente proporzionale al valore della macchina, pertanto è proporzionalmente più elevato per le tecnologie e sistemi di AdP.

 

I costi analizzati finora (manutenzione straordinaria e ordinaria, assicurazione) determinano un leggero aumento del costo d’uso delle macchie per le aziende che adottano l’AP.

Il costo del carburante

  • Il costo del gasolio è determinato dalla moltiplicazione del consumo orario (Ch) della macchina operatrice per la durata dell’operazione e per il prezzo del gasolio.

  • Il consumo orario è calcolato come: 

 

`Ch = Pm * Sp * Cs * D`

 

dove

Pm = potenza del motore espressa in Kw,

Sp = sfruttamento della potenza,

Cs = consumo specifico di carburante

D = densità del gasolio.

Ad eccezione di Kw, che viene rilevato direttamente, gli altri valori sono disponibili in letteratura.

 

La riduzione del tempo delle operazioni, generato dalle tecniche di AP, determinano una proporzionale riduzione del costo del gasolio.

Il costo del lubrificante

Il costo dei lubrificanti, che deriva dai consumi per i prezzi, è anch’esso direttamente proporzionale al tempo di impiego della macchina. Il calcolo dei consumi è il seguente:

 

`L = Pm * Cm * Cmed`

 

dove

Pm = potenza del motore

Cm = carico del motore

Cmed = consumo medio di lubrificante.

I coefficienti sono ricavabili dalla documentazione tecnica.

 

Anche in questo caso, la riduzione del tempo delle operazioni, generato dalle tecniche di AP, determina una proporzionale riduzione del costo dei lubrificanti.

In sintesi

L’AP riduce il costo delle macchine.

La tabella mostra una riduzione del costo delle macchine di 29,37 euro/ha relativo alla coltura del mais, con il passaggio dalla guida manuale alla guida automatica.

Autovalutazione

Gli effetti sul Capitale circolante

I maggiori effetti positivi dell’AdP si conseguono nei risparmi di:

  • sementi,
  • fertilizzanti,
  • agrofarmaci,
  • acqua di irrigazione,
  • carburanti,
  • lubrificanti.

 

I benefici sono sia di natura economica che ambientale.

La guida assistita e la guida automatica genera risparmi di sementi, fertilizzanti e agrofarmaci.

Ancora più virtuosi sono:

  • i sistemi di dosaggio variabile e controllo delle sezioni.
  • le tecniche più avanzate che impiegano sensori che forniscono indicazioni alle macchine operatrici.

 

Il livello più elevato di miglioramento si ottiene con la mappatura delle produzioni.

Perché si riducono i costi variabili?

Con le tecnologie tradizionali, le operazioni meccaniche comportano delle inevitabili sovrapposizioni nel campo, che generano sprechi di sementi, fertilizzanti e agrofarmaci.

 

Le sovrapposizioni sono particolarmente rilevanti nei lavori di testata dei campi ma possono essere ridotte dall’operatore nel caso di lavorazioni del terreno che lasciano segni evidenti sullo stesso.

 

Questa situazione provoca anche effetti negativi sulla crescita delle colture: ingiallimenti per eccessiva densità di semina o per eccesso di distribuzione di agrofarmaci.

Ulteriori sovrapposizioni sono pressoché inevitabili quando i campi sono di forma irregolare.

Nelle condizioni della Pianura Padana Occidentale, a seconda della dimensione dei campi e della loro geometria, gli sprechi variano fra il 13 e il 22% (Tamagnone et al.).

 

Gli effetti sul lavoro

La riduzione delle sovrapposizioni con la guida assistita e con la guida automatica implica:

  • una diminuzione del tempo del lavoro del trattorista
  • un conseguente aumento della produttività del lavoro.

L’efficienza del lavoro migliora in termini:

  • quantitativi (riduzione del tempo dedicato alle operazioni)
  • qualitativi (miglioramento delle prestazioni di lavoro).

Nella guida manuale delle macchine agricole, ci sono infatti due aspetti ineliminabili:

  • i limiti della capacità umane;
  • i lunghi turni di lavoro che diminuiscono l’attenzione e la qualità del lavoro.

La guida assistita e la guida automatica migliorano le prestazioni di lavoro rispetto alla guida manuale riducendo gli errori ed eliminando le sovrapposizioni. In questo modo, è possibile ridurre i tempi e gli sprechi a seconda delle dimensioni e della forma dei campi.

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Altri vantaggi lavorativi

Nel caso delle risaie i risparmi di tempo di lavoro della manodopera sono elevatissimi, in quanto con la guida assistita o automatica, il trattorista non ha bisogno di altro personale per individuare le traiettorie corrette.

 

Queste tecnologie forniscono una maggiore elasticità nell’organizzazione delle operazioni meccaniche in quanto:

  • possono operare anche in condizioni di scarsa visibilità
  • riducono la fatica e consentotono di estendere i periodi di lavoro.

Autovalutazione

Il profilo dell’agricoltore di precisione

Le tecniche di AdP si distinguono dalle tradizionali innovazioni meccaniche poiché, oltre alle normali forme di sostituzione dell’attività fisica dell’uomo, viene sostituito anche del lavoro intellettuale.

 

Le macchine agricole vengono infatti generalmente concepite solo come tecnologie che provocano degli spostamenti trasformando e modellando, attraverso il lavoro e mediante l’impiego di energia, la materia fisica del mondo concreto.

 

Il titolare dell’impresa agricola e il suo management riescono a sfruttare le nuove tecnologie dell’AdP solamente se dispongono di una predisposizione all’innovazione e adeguate competenze agronomiche, elettroniche ed informatiche.

 

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Gli agricoltori e l'AdP

Si possono individuare tre categorie di agricoltori:

  • chi non considera l’AdP (la maggioranza);
  • chi la sfrutta solo in parte (pochi);
  • chi con il GPS fa di tutto e di più (i pioneri "agro-tecnologici").

 

L’attitudine “mentale”, più che il capitale investito, è il requisito essenziale per l’introduzione delle tecnologie di precisione.

 

L’AdP richiede un approccio graduale:

  1. sostituzione della guida manuale con la guida assistita,
  2. si passa alla guida automatica,
  3. per arrivare alla mappatura delle produzioni.

Le tappe del percorso

La guida assistita può essere definita come la tecnica entry-level. Attualmente essa è ben conosciuta ed è utilizzata dall’80% dei risicoltori che ne apprezzano i vantaggi.

 

Il passo successivo è la guida automatica con sistemi elettroidraulici montati sul trattore e su altre machine semoventi, che riducono le sovrapposizioni.

 

In seguito si può affrontare il passo più evoluto per utilizzare tutte le tecniche dell’AP:

  • mappatura delle produzioni,
  • sistemi di dosaggio variabile,
  • sensori di umidità, sensori per analisi fisiologiche,
  • droni.

 

Queste tecnologie seguono il tipico percorso di adozione delle innovazioni nel settore agricolo che parte dagli agricoltori che le impiegano per primi (early-adopters - agricoltori leader nel settore).

Gli effetti sui Ricavi

Gli effetti dell’AdP, diretti e indiretti, generano un miglioramento delle rese:

  • quelli diretti derivano dall’ottimizzazione dei processi produttivi
    • ad es. la distribuzione uniforme dei mezzi tecnici, senza sovrapposizioni e fallanze, produce un miglioramento dello sviluppo delle colture, quindi delle rese;
  • quelli indiretti scaturiscono dalle maggiori conoscenze sullo stato dei suoli e delle colture per cui l’agricoltore può adottare decisioni più tempestive
    • ad es. i sensori di umidità consentono di decidere e realizzare gli interventi irrigui nei momenti più opportuni

 

L’AdP, in alcuni casi, consente anche il miglioramento qualitativo dei prodotti:

    • ad esempio la rilevazione del grado di clorofilla permette di decidere di effettuare i trattamenti quando sono più efficaci.

Autovalutazione

Risultati

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Autore

Angelo Frascarelli

Università degli Studi di Perugia, docente di Economia e Politica Agraria e Politica Agroalimentare

Autore di numerose pubblicazioni e relazioni a convegni su: obiettivi e strumenti della politica agricola comunitaria; economia dei mercati agricoli; agroenergie; multifunzionalità dell'agricoltura; produzioni agroalimentari tipiche.

Collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

 

Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati di Coldiretti.

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)